Thomas

É mia intenzione mettere cura in ogni cosa che faccio.

Come mi definisco?
Ho bisogno di tempo…non è facile e voglio trovare le giuste parole.
Il mio nome è Thomas, ho 43 anni (I’m 43 years young). Vivo in comunità da più di quattro
anni e faccio parte della comunità di Gaia Terra da 2 anni e mezzo. Vengo dalla Germania e mi piace molto tenere le cose in ordine e pulite, e, ancor più di questo, creare armonia.

Oggi è Thomas, una delle persone che vivono a Gaia terra e che contribuiscono al progetto con Amore e passione, che ci racconta la sua storia.

Di cosa mi occupo qui?
Parte del mio lavoro è preparare le stanze per gli eventi che si tengono nel week end; fra le 4 e le 6 del mattino faccio le lavatrici per la comunità e preparo la colazione per tutti. Mi piace svegliarmi presto ed occuparmi di questo. Appena ho finito di preparare la colazione vado al fiume e nuoto per tre giri, per iniziare bene la mia giornata.

Perché vivo in comunità?
Da che mi ricordo, ho sempre sentito che c’era qualcosa di mancante nella mia vita, prima che scegliessi di vivere così.
Mi sentivo a disagio per il fatto
di non fare azioni concrete per contribuire a rendere il mondo un posto migliore. Vivere in comunità per me vuole dire creare un nuovo modo di vivere, che è pacifico, leggero sul pianeta, senza creare più competizione, separazione e inquinamento.
Queste sono cose che ho lasciato alle spalle, che non voglio più contribuire a riprodurre. Vedo me stesso sia come parte di questa comunità sia parte di un movimento globale che, secondo me, crea una reale alternativa, più salutare e in futuro più accessibile a tutti.




Ma perché proprio qui?
Quando sono arrivato ero molto chiuso, qui mi sono sentito subito accolto e ora mi sento molto vicino alla visione e agli obiettivi di Gaia Terra.
Mi piace moltissimo la determinazione nel vivere una vita a basso impatto ambientale ed ospitare tanti eventi che riguardano il tema della cura e del benessere.
Ora ho un sentimento di appartenenza e ho un senso nella mia vita che non ho mai sentito prima. Ciò che mi dà ispirazione qui è la libertà di esprimere me stesso, in modi in cui prima non riuscivo.
Mi sento non solo accolto, ma anche apprezzato, anche quando le parti di ombra che porto dentro diventano visibili....e il fatto di non venire rifiutato quando le difficoltà che sento creano attriti fra noi crea in me una pace profonda, e non sento la paura di essere escluso.
È mia intenzione mettere cura in ogni cosa che faccio.
Penso ce ne sia bisogno.
Voglio portare luce in questo mondo, specialmente in periodi di buio....e qui posso fare tutto questo.
Ho molte idee rispetto al futuro di Gaia; per me questo progetto tiene in sé potenzialità enormi.
Mi immagino negli anni a venire: case costruite in bioedilizia, grandi orti, la food forest, la fungaia, più compost toilet, un progetto di ritenzione idrica e un tempio per riti e celebrazioni… mi sembra di vedere questi progetti crescere, e alcuni in parte già ci sono.
Mi immagino anche famiglie che vivono qui e uno spazio di giochi per i bambini. Mi immagino che saremo anche sempre più sostenibili ed autonomi per acqua, cibo ed energia.
Mi piace vedere questo posto diventare sempre più ricco, non in termini di soldi, quanto nel creare più abbondanza nella natura attraverso riforestazione, permacultura, manutenzione delle acque.
Più di tutto, mi sento grato per il modo in cui creiamo e sviluppiamo connessione umana.

Tutte le immagini sono frutto di visioni collaborative ed i diritti d'uso appartengono alla Comunità "Progetto Gaia Terra APS". 
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