Riccardo

Si può partire dalla rabbia per capire che si vuole vivere con Amore!

Chi sono? É la domanda che tutti ci poniamo…Chi sono, da dove vengo, cosa sono venuto a fare...Quale sia la nostra missione segreta insomma. Dopo tanto tempo che esploro, ho capito che la mia missione è creare connessione, trovare il bello di ogni persona e mettere in contatto, creare un ambiente di pace e armonia. Questo sono io.

Oggi sono le parole di Riccardo, anche lui residente dell’ecovillaggio, che ci mostrano un altro tassello del senso di dar luce al progetto Gaia terra.

Sono stato portato qui un insieme di fattori... la tempesta perfetta. All’inizio di tutto c’è stata la rabbia, la frustrazione di un attivismo politico nel quale non ritrovavo i miei valori. Questo mi ha spinto a cambiare, partendo dall’aderire ad associazioni come “Terraè, officine della sostenibilità”, a Pordenone, che metteva in contatto le persone. Da un punto di vista politico ho capito che non so affascinare le persone, e mi sono chiesto quale sia il segreto perché i gruppi continuino. Mi sono avvicinato alla sociocrazia, alla facilitazione e alla Transizione, dove ho conosciuto Debora.
Dopo qualche mese ho saputo che aveva comprato il posto dei suoi sogni e che stava facendo partire un gruppo con l’aiuto di una facilitatrice della Rive 

(Rete italiana dei villaggi ecologici), e lì ho voluto aderire, perché volevo capire.
Nonostante le difficoltà iniziali, nel settembre del 2018 quando mi è stato chiesto di entrare a tutti gli effetti nel gruppo l’ho fatto e vi sono rimasto. Lì mi sentivo attratto, sentivo che c’era bisogno della mia esperienza.
La leggerezza sul pianeta non è solo avere un basso impatto ma è anche il come. Si può essere leggeri nel fare le cose.
Spesso mi viene chiesto “qual è il tuo hobby?”... il mio hobby è il come. Posso fare un impianto elettrico o aiutare a riparare una relazione conflittuale, ma il punto è fare le cose con leggerezza, con gioco.
Per me questo è amore. Qui posso portare la mia verità, e questo viene riconosciuto, per questo sono rimasto: perché ha un senso.
Ora, qui nell’ecovillaggio, mi occupo della segreteria, al mattino vado nel campo, anche come pratica meditativa, e spesso faccio il jolly, tappo i buchi laddove si creano, dato che l’imprevisto c’è sempre.
Ciò in cui mi riconosco di più però è il ruolo di mediatore: nelle dinamiche di gruppo faccio da bilancia, porto un po’ di equilibrio, pace e armonia. Faccio quello che sta seduto sulle due sedie, non do ragione a nessuno e invito alla riflessione.

Tutte le immagini sono frutto di visioni collaborative ed i diritti d'uso appartengono alla Comunità "Progetto Gaia Terra APS". 
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